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Analisi approfondita delle possibilità offerte dalla Recovery Console o Console di ripristino 2 | ||||
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-- SECONDA PARTE -- La Recovery Console o "Console di ripristino" di emergenza è un'interfaccia essenziale in caratteri DOS che può essere utilizzata da amministratori di sistema od utenti evoluti per risolvere problemi che, ad esempio, impediscono l'avvio del sistema operativo. In casi "disperati" la console, se ben utilizzata, può rappresentare un valido aiuto nelle operazioni di recupero dei dati importanti prima di una nuova formattazione del disco fisso. La scorsa settimana abbiamo visto che cos'è la "Recovery Console", come si installa e come può essere attivata. Abbiamo presentato, inoltre, i principali comandi che possono essere utilizzati ed abbiamo spiegato come disattivare alcune limitazioni, presenti di default, in modo da ampliare le nostre possibilità di intervento. In particolare, abbiamo abilitato l'accesso a tutti i file, a tutte le cartelle e a tutte le unità. Adesso riavviamo nuovamente il sistema ed accediamo alla "Recovery Console" dopo aver selezionato, come al solito, il sistema operativo da gestire e aver digitato la password dell'amministratore. Per poter utilizzare i caratteri jolly o "wildcards" (es: DIR *.TXT, l'asterisco * è un carattere jolly) è necessario digitare, al prompt della "Recovery Console" il seguente comando: set allowwildcards = true Controllate di porre uno spazio primo e dopo il segno di uguale (=). Il comando set successivo permetterà, invece, di poter accedere ad una qualunque cartella mediante l'uso del comando CD: set allowallpaths = true Per poter copiare file e cartelle dai dischi locali su unità rimovibili, digitate il seguente comando set aggiuntivo: set allowremovablemedia = true - E' bene ricordare nuovamente, a questo punto, quanto l'utilizzo della "Recovery Console" sia delicato. L'utilizzo della stessa, con tutte le precauzioni del caso, potrebbe rivelarsi essenziale per risolvere problemi che impediscono l'avvio del sistema operativo. - BOOT.INI DANNEGGIATO, FILE MANCANTI, IMPOSSIBILITA' DI AVVIARE WINDOWS Il BOOT.INI è il file che permette, all'avvio del personal computer, la scelta del sistema operativo da avviare. In particolare, nel caso si siano installate più versioni di Windows sullo stesso pc, il BOOT.INI consente la comparsa del menù di scelta iniziale. bootcfg /scan elenca le installazioni di Windows disponibili bootcfg /rebuild effettua una "ricostruzione" automatica del file BOOT.INI bootcfg /add permette l'aggiunta di una nuova opzione di scelta al file BOOT.INI senza interessare la configurazione attuale del file. Se un altro sistema operativo (i.e. Linux) avesse modificato il contenuto del settore di boot, il comando Fixboot dovrebbe permettere di avviare nuovamente Windows XP. Qualora l'avvio di Windows XP fosse impossibile a causa di problemi (file mancanti o danneggiati) legati ai file NTLDR, NTDETECT.COM o NTOSKRNL.EXE, è possibile provare a ricopiarli (e ripristinarli nelle relative cartelle su disco fisso) dal CD di installazione di Windows usando il comando COPY. Per recuperare un file da un archivio compresso con estensione .CAB è possibile ricorrere al comando EXPAND. |
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