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VoIP, maggiore spazio all'informazione
Autore :  Pivari.com Accessi :  1404
Data :  21/02/2006 12:43:16
Tra disinformazione, luoghi comuni e notizie per fare "contenuto", il Mercato del VoIP alla ricerca di maggiore spazio informativo su Stampa e TV.

Roma - Alcuni dei luoghi comuni che hanno consolidato nel tempo la diffidenza sulle questioni di sicurezza, limitazioni e potenzialità a lungo termine del VoIP derivano dal mancato coinvolgimento dei maggiori mezzi d'informazioni: "Ci rendiamo conto che in Italia il maggior divulgatore pubblico del VoIP è un comico? Beppe Grillo! Pensate se la stampa o la TV iniziassero davvero a dare spazio al telefono via adsl" - dice Luigi De Luca, Responsabile Comunicazioni e co-fondatore di Ehiweb S.r.l.
- provider VoIP di nuova generazione tra i più accreditati sul mercato italiano.

"Esiste una disinformazione latente riguardo ad argomenti chiave come la sicurezza delle comunicazioni VoIP" - spiega Luigi De Luca - "Prendiamo ad esempio i pericoli potenziali dello sniffing.
L'ipotesi del VoIP sniffing è ipotizzabile, d'altra parte, la garanzia di una sicurezza al 100% nessuno può fornirla quando c'è il web di mezzo.
Se ci pensiamo bene, neanche la telefonia tradizionale è considerabile sicura, e lo dimostrano le vicende di questi giorni legate alle intercettazioni che hanno messo in imbarazzo, se non peggio, potenti della politica e della finanza".

Le comunicazioni VoIP oggi sembrano più sicure di quelle tradizionali al punto da sollevare voci allarmistiche riguardo l'aumento del volume di traffico delle chiamate da internet alle linee fisse e viceversa, traffico molto difficile da intercettare.
D'altra parte il VoIP ha dei limiti "strutturali" che incidono sulle performance delle comunicazioni: "il VoIP ha dei limiti nel raggiungere alcune numerazioni" - continua De Luca - "ma ciò per alcuni è considerato un vantaggio e per altri no.
In pratica è impossibile raggiungere i numeri a valore aggiunto come gli 899, 144 e 166 ma di contro, purtroppo, non si possono contattare i numeri verdi 800 o quelli a tariffazione ripartita 848 o i numeri unici 199.
L'800 lo possiamo sempre raggiungere via cellulare ma gli altri? Spesso no".
L'inadeguatezza dei contenuti informativi, però, estende questi limiti anche ai numeri di emergenza, al punto che la notizia che tali numeri siano finalmente raggiungibili da un provider straniero ha ottenuto una eco imponente.
"I numeri di emergenza" - spiega De Luca - "sono tutti, dico tutti, raggiungibili via VoIP.
Purtroppo la poca informazione spesso induce a pensare che con il VoIP non potremo più chiamare Carabinieri, Pronto Soccorso, Vigili del Fuoco, ma non è così".

Protagonista di questo scenario è ancora oggi Telecom Italia che si è adeguato alla rivoluzione VoIP diventando erogatore delle piattaforme di comunicazione per diversi provider italiani, consolidando di conseguenza il monopolio sulle telcomunicazioni.
Poco tempo fa Telecom ha inviato fattura richiedendo il pagamento del canone aggiuntivo per le linee ADSL senza fonia.
"Io non posso farmi portavoce dei Provider VoIP nazionali, posso parlare per Ehiweb.it" - dichiara De Luca - "La nostra azienda è molto vicina alle posizioni dell'AIIP e dell'Assoprovider a cui presto daremo il nostro apporto, non solo idealmente".

Che i servizi di telefonia tradizionali stiano subendo il contraccolpo del VoIP è sottolineato dalle nuove strategie di mercato della Telecom che hanno inciso negativamente sull'offerta di fornitura ADSL diretta (Alice).
I tempi di attivazione superano la media del mese e mezzo con punte di tre mesi (che si tratti di Azienda o di Privato) su uno dei mercati principali del Paese, Roma: un Customer Care Service impotente di fronte alle richieste di sollecito degli utenti in attesa dell'attivazione del servizio; un Commerciale che offre come soluzione definitiva l'annullamento della richiesta per velocizzare i tempi di attivazione: "Chiedendo l'annullamento della richiesta del servizio ADSL" - spiega una fonte del Servizio Commerciale Telecom Italia (187.1) - "si attiva la task force che contatterà il cliente chiedendo quali sono le cause della sua richiesta.
A questo punto il cliente fa la sua controproposta dicendo di essere disposto a tornare sui suoi passi a patto che il servizio venga attivato entro le 24 ore seguenti".
Una soluzione che a volte ha un solo risultato: l'annullamento della richiesta di attivazione ADSL e nessuna chiamata da parte della Task Force.


Alessandro Mirri - spunti, sintesi e approfondimenti relativi all'aggiornamento n.28 di advmagazine.net.
 
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